martedì 17 luglio 2018

Fagioli Borlotti freschi nei barattoli, ricetta della Nonna

Ho da poco terminato di mettere via i fagioli e i pomodori pelati ed eccomi qui a scrivervi la ricetta per come conservare i Borlotti.
Intanto non deve mancare l'ingrediente principale, "I Fagioli" o "Scuppulariell" (di questi periodi sono i primi che raccogliamo, mia madre anticipa sempre a seminarli, ed è per quello che già facciamo scorte per l'inverno, si possono fare cosi anche altre varietà, sempre al prodotto fresco mi riferisco) .
                                  
   
Dal momento in cui raccolgo i fagioli, li stendo su di un cartone in un luogo al chiuso e con poca luce (per evitar che secchino, devono solo asciugare un pò ed appassire lievemente, per facilitar la loro fuoriuscita dal baccello) ........ In questi 4 giorni ho tutto il tempo per lavare i barattoli di vetro, che devono essere ben sterilizzati, puliti, ed asciutti al momento dell'uso . . . . io preferisco da mezzo Kg e da un Kg, tappi sempre nuovi . . . . . . 



E' arrivato il momento di cercar qualche valido collaboratore o collaboratrice (dipende dal quantitativo di fagioli che avete da sgranare) ; 
Una volta sgranati vanno lavati, privati delle impurità, e messi nei barattoli (qui fate attenzione, non dovete mai riempire il barattolo, meglio se poco sotto i 3/4, perchè il fagiolo in cottura aumenta di volume) ; 


Vi raccomando non riempiteli.....


Quando avete terminato bisogna salare (io mi regolo ad occhio, un cucchiaino colmo per mezzo Kg ed un paio di cucchiaini per il barattolo da Kg). 
Una volta aggiunto il sale, bisogna coprirli di acqua fredda e tappare ogni barattolo per bene (sempre tappi da nuovi) 
Infine va tutto nel Fusto ricoprite  di acqua e lasciateli li a cuocere, io lascio per 4 ore, ovvio dipende da quanti fagioli avete nel fusto, dalla quantità di acqua che vi è dentro il fusto ma soprattutto dal fuoco che farete con dolcezza dal momento che viene a bollore..... non esagerate a far fuoco, deve bollir con calma non con foga.... 

Io lascio raffreddare il tutto per due giorni, prima di togliere dal fusto i barattoli e porli in dispensa . . . .  Ecco come sarà il risultato finale, considerate che è  dello scorso anno e ne facciamo circa un quintale all'anno.....

Questa ricetta era della mia Nonna, lei quando ci lasciò, (ero bambina) ancora ricordo, ne aveva lasciati ma cosi tanti  in dispensa che lo zio, mangiò fagioli per anni....... 
Spero di esservi stata utile, mi scuso per gli orrori grammaticali, chi ne avesse piacere può condividere .... 

giovedì 24 maggio 2018

Chi lo avrebbe mai detto, una Lucana su Vogue, ecco gli scatti

Come promesso vi aggiorno e condivido con voi l'ennesima Emozione.
 Ieri in un post su Facebook, scrivevo della pubblicazione di alcuni miei scatti  sul portale Photo Vogue, la piattaforma fotografica di Vogue Italia,  una vetrina dove mettere in mostra il proprio talento con la possibilità di partecipare a mostre e iniziative a livello internazionale e di essere rappresentati dall'agenzia newyorkese Art+Commerce, una delle più prestigiose al mondo
Una  delle non poche occasioni per fotoamatori che vogliano farsi conoscere, è la pubblicazione su   PhotoVogue,  piattaforma “in costante crescita”  che conta oggi più di 156.000 autori iscritti, con fotografie non solo di moda, ma che spaziano dalla ritrattistica al reportage alla street photography, sempre in stile “fashion”. Tutti possono mettersi in gioco, caricando i propri scatti, non tutti vengono automaticamente accettati, devono passare al vaglio dei Photo editor,  loro gli addetti alla selezione da parte della redazione.  Le foto ritenute migliori entrano nella home page di PhotoVogue e le migliori del mese vengono pubblicate anche sulla rivista cartacea.
Sono pur sempre grandi soddisfazioni, non capita tutti i giorni di passare la selezione del Photo Editor Alessia Glaviano e di avere una vetrina cosi importante a tua disposizione.

Ecco gli scatti pubblicati : 

Woman at Work.I    Semplicemente Io

Blueberries ice and Muscari ;




Un saluto a tutti voi. 
Mi scuso per gli "Orrori grammaticali"
Condividi pure .
Una Lucana .

giovedì 17 maggio 2018

Ricetta facile facile : Peperoni e Salsiccia della Nonna, piatto tipico Lucano

Oggi vi propongo una vera chicca, piatto semplice, veloce , gustoso e dal sapore antico.
Per la preparazione occorrono, dei peperoni freschi ( tipo corno di bue o peperone di Senise) rossi,  anche verdi vanno bene, della salsiccia stagionata (meglio se sotto strutto) oppure sottovuoto ed uno spicchio di aglio;

per prima cosa puliamo i peperoni, dopo averli privati dei semi, li tagliamo a listarelle,  non sottili, neanche larghe, a mo di dita;
in una casseruola versiamo un filo di olio EVO, e l'aglio,lasciamo andare non deve diventar rosso l aglio, deve soltanto lievemente imbiondire, dopo di che versiamo i peperoni,  che copriremo con un coperchio, saliamo e giriamo spesso, devono appassire non bruciarsi, dopo di che spegnere, il tocco finale arriverà dopo;
Intanto puliamo la salsiccia (se è quella tirata dallo strutto) privandola dello strutto e  suo involucro, in caso usiate quella sottovuoto, basta solo la seconda opzione;
Una volta pulita, farla a piccoli pezzi, o sbriciolarla grossolanamente, unirla poi ai peperoni, riaccendere fuoco e lasciar che s insaporisca il tutto a fiamma bassa per almeno 5 minuti, poi tutta questione di gusti.
Accompagnare con del buon vino rosso,  pane casareccio e piccante è il top, vi raccomando mangiare con parsimonia .

Ecco il risultato finale..
Buon appetito.



giovedì 25 gennaio 2018

La "Rafanata Lucana" come la preparo io

la Rafanata 
L'ingrediente principale è il Rafano (Armoracia rusticana) , proprio oggi chiedevo  a mio padre " papi mi servirebbe una Ndicchicedda (poco) di rafano" per fare la rafanata. . . . Me ne ha dato un albero. . . 
Da sempre chiamato il tartufo dei poveri, come da tradizione iniziamo a mangiarlo come entra il carnevale, e di questi periodi ci sbizzarriamo tra "Rafanate" e "ferricelli fatti in casa conditi poi con del rafano crudo grattugiato assieme al formaggio, ancor meglio se pecorino . . . . . 

 Veniamo alla Rafanata:
Quel che occorre son le uova, formaggio grattugiato (io uso del pecorino stagionato) e rafano grattugiato, pizzico di sale, olio q.b.
Armatevi di pazienza, perchè la cosa più impegnativa è grattugiare questa splendida radice, ha un profumo intenso e pungente, vi farà emozionare con le lacrime . . . .
Sbattere le uova, unirvi il formaggio, aggiungere un pizzico di sale poi il rafano (va a gusti per il quantitativo, a me piace carica) sbattere per amalgamare, versare in padella con olio caldo, far cuocere, servire. . . . . .
Facilissima no? Una semplice frittata con l'aggiunta di rafano

Ecco la radice del Rafano, a dire il vero cosi enorme non l'avevo mai vista in tutta la mia vita
Ho dovuto tagliarlo per dedicargli qualche scatto prima di passare alla pulitura

lunedì 22 gennaio 2018

Involtini di Cotica di maiale al Sugo, piatto tipico Lucano

Oggi vi propongo gli involtini di cotenna o cotica di maiale  (A' Coria come si suol dire in dialetto dalle mie parti), fatti rigorosamente come da tradizione contadina Lucana.
Per prima cosa, procurarsi la Cotenna, dopo averla ben pulita e privata del grasso oltre che della peluria (io le pulisco con una lametta da barba) lavatele bene con acqua e sale, fatele scolare;
- adagiatele poi su una spianatoia o su un piano;
- intanto preparate del prezzemolo tritato (a chi piace);
- aglio tritato;
- paprica dolce;
- pepe macinato;
- semi di finocchietto selvatico;
- sale q.b.;
- formaggio grattugiato (a chi piace, io non lo uso) preferisco mettere un bel pezzo di muscolo di maiale all'interno;
cospargetele con i condimenti come da foto e poi con dello spago per alimenti le legate dopo averle arrotolate.
Preparazione della cotenna di maiale

Per quanto  riguarda la cottura,  l'ideale sarebbe adagiarle in una pignata di terracotta con del sugo classico ed acqua quanto basta per una cottura lenta lenta vicino al fuoco .
L'alternativa è cuocerla sul fornello della cucina, a fiamma bassa.
Altra opzione per renderla meno pesante, sarebbe cottura in acqua con gli odori, in modo da sgrassarla un pò, ed evitare che sia troppo carica, a cottura quasi ultimata, scolarla e passarla  in un buon sugo affinchè termini la cottura.
Con il sugo magari potreste condirci i ferricelli fatti in casa

E' cosi buona che si lascia accompagnare in questo periodo anche dalle cime di rapa, tocco finale per gustarla ed apprezzarla al meglio, aggiunta di piccante (sempre se piace)
Buon appetito 

domenica 14 gennaio 2018

Ricetta facile facile: "Il mio Riso al forno"

Su richiesta del mio bambino oggi ho preparato il riso al forno;




Ingredienti:
- Riso (in media peso 60 gr a testa);
- Ragù (Classico ragù che si usa per la lasagna);
- Sugo classico semplice;
- Scamorza fresca;
- Parmigiano;
- Besciamella; 
- qualche noce di burro; 

Per prima cosa bisogna cuocere il riso,  lasciamolo un pò al dente (possiamo farlo in due modi a mò di risotto oppure in abbondante acqua salata, io preferisco la seconda opzione);
Una volta cotto il riso, scoliamo e condiremo  con il sugo classico e parmigiano in una terrina;
Prendiamo una bella pirofila, alla base metteremo qualche noce di burro ed un pò di sugo, adageremo uno strato di riso, non spesso abbastanza sottile un mezzo cm, ed andremo di ragù, scamorza (io la trito al mixer) parmigiano ed un pò di besciamella a chi piace; 
Continuiamo a strati cosi, in ultimo abbondante parmigiano, ragù e scamorza (avremo poi quella bella crosticina croccante e saporita);
Accendiamo il forno,  preferisco in modo  statico  220° e dopo aver coperto la pirofila con un pò di carta forno in modo che non si bruci, lasciamo cuocerlo per una  mezz'  ora, poi scopriamo e lasciamo fino a che il tutto sia di gradimento ai nostri occhi ed al nostro palato.