mercoledì 13 dicembre 2017

Parte del mio Workflo

Non molto tempo fa, una mia cara cugina decise di passare il pomeriggio da me, conoscendomi, sempre alle prese con tremila cose, mi disse; se hai da fare in cucina o altro, fai pure le tue faccende;
Io: A dire il vero ho fatto tutto, mi son ritagliata un'oretta per me e visto che ci sei ti mostro una cosa; "come processo una foto", sai quanti vorrebbero essere al tuo posto in questo momento . . . . Lei sbalordita ed attonita mi ha osservata intenta all'opera, cercava di capire non capendo nulla di fotografia, è rimasta colpita dal prima al dopo, non faceva altro che meravigliarsi. 
Si quell'immagine in partenza sarebbe stata da cestinare, la foto era piatta e con il mio stile si è fatta notare, tanto da risultare ai suo occhi addirittura meravigliosa, un vero capolavoro . . . . 
Quel pomeriggio fu galeotto, mi ero ripromessa da un pò di formulare un post per sommi capi del mio workflo (flusso di lavoro) considerando che ogni genere di foto ha il flusso a sè. 
Parto sempre da Camera RAW, non scatto in JPEG solo in casi estremi ( qui ci sarebbe da scrivere un libro, su cos'è un file Raw , quali settaggi usare e come dosarli nelle 8 tab dell'interfaccia ACR, perchè scattare in RAW, (cosa che consiglio a tutti) ecc. ecc.) chiudo in Photoshop con le varie regolazioni di curve, livelli ecc. ( ed anche qui ci sarebbe da scrivere un mare di cose) . . . . . .


1. Ecco il file di partenza, che apro in ACR (Adobe Camera RAW) cosi nella sua veste "Grezza" (un termine che amo in materia fotografica vuol dire che ancora è allo stato brado, va addomesticato, un pò come me libero, selvaggio) ; 




2. Questa è l'interfaccia di ACR del pannello Base dove regolo il bilanciamento del bianco (se necessario), l'esposizione, il contrasto, le luci, in tal caso le ombre ed i bianchi li lascio cosi, riduco un pò i neri, passo alla chiarezza, dosandone quella che ritengo più di gradimento;



3. Poi passo ad Adobe Photoshop : qui termina il mio flusso di lavoro con la regolazione delle curve, dei livelli e l'aggiunta del nome;




4. Ed infine, prima di chiudere controllo la composizione: qui rispetta il metodo diagonale perchè i punti di attenzione sono situati proprio sulle diagonali ed è per quello che l'immagine risulta più piacevole agli occhi di chi osserva, in quanto gli elementi principali (l'Uva ed i suoi acini ) corrono lungo queste linee; 


Il mio motto è "partire sempre da un buono scatto" solo cosi si è a metà dell'opera .
Premetto che quando ai primordi chiedevo consigli ai più esperti, mi domandavano ma scatti in RAW o in JPEG???? ci fornisci i dati di scatto? 
Io che neanche sapevo cosa volesse dire la parola RAW figuriamoci i dati di scatto . . . . Oggi so cosa vogliono dire entrambe e non solo, non vi nascondo che la notte prima di andare a letto leggo sempre qualche buon libro di fotografia, ad oggi ne ho letti davvero tanti . 
Soddisfatta, orgogliosa, fiera, spero d'incoraggiare chi come me ha questa passione, voglia di sapere, conoscere cos'è la fotografia e come dare al meglio ciò che si vede da quel mirino .
Spero di esser stata utile a chi spesso mi domanda, come fai a fare foto cosi?????

- che Luce usi per dipingere cosi?

- scommetto che è il Light Painting?

- che tecnica usi per ottenere queste foto?

- che programma usi per ottenere queste foto?

- usi Photoshop per avere questi risultati? 

- è uno scatto o una riproduzione in post?


a Tutti voi rispondo:


A dire il vero ho cercato la mia luce o meglio dipingo con la mia ombra oppure con l'oscurità ed un fil di luce , la maggior parte degli scatti di questo genere li ho realizzati quasi al buio con uno spiraglio di luce Naturale e non artificiale, il resto avviene in fase di sviluppo.  


La Fotografia è un insieme di cose, è l'unione della testa, del cuore, della mente, delle emozioni, le stesse che provi al momento dello scatto devi esser in grado di trasferirle a quello scatto. B.C.

(mi scuso per gli orrori grammaticali)

Se ti è piaciuto questo post condividilo, magari a qualcuno potrebbe interessare. 



giovedì 12 ottobre 2017

Mi è Doveroso Ringraziare la Rubrica Tutto il Bello che c'è della Testata Giornalistica di Rai 2, nel nome di Silvia Vaccarezza

Non molto tempo fa in un post su facebook, annunciavo che la nuova stagione della medesima testata si sarebbe colorata indirettamente da me.
 Il giovedi l'appuntamento è fisso subito dopo il tg2 guardo sempre con immenso piacere Tutto il bello che c'è , oggi resto senza parole e con lacrime di gioia, di emozione continuo a guardare . . Onorata di veder qualcosa di mio li, mentre si parla del Bello, Grazie Silvia, Grazie alla Rubrica ed alla testata giornalistica di Rai 2. Per chi volesse vedere la puntata qui il Link, puntata del 12 Ottobre 2017
Ancora Grazie Silvia.
Una Lucana
La conduttrice Silvia Vaccarezza e la mia Ladybug 

In Studio Giuseppe Trieste, Presidente di Fiaba ( Onlus) da sempre si batte per il superamento di barriere architettoniche e Silvia Vaccarezza, conduttrice della Rubrica.
Le mie amate Orchidee selvatiche sulla sinistra e sullo sfondo la mia Ladybug
In Studio Giuseppe Trieste, Presidente di Fiaba ( Onlus) da sempre si batte per il superamento di barriere architettoniche e Silvia Vaccarezza, conduttrice della Rubrica.
Qui l'albero di Giuda del mio giardino
In Studio Giuseppe Trieste, Presidente di Fiaba ( Onlus) da sempre si batte per il superamento di barriere architettoniche e Silvia Vaccarezza, conduttrice della Rubrica.
Ancora una mia Ladybug






domenica 8 ottobre 2017

Ricetta "A Panedda Mbuttuta" alla Nonna Rita

Molti di voi mi hanno chiesto cos'è quel pane e cosa c'è dentro .
Mi accingo a scrivervi la variante della "Panella imbottita" alla Nonna Rita (Mia Madre).




Come da tradizione questo pane è solito consumarlo per la colazione quando si fanno lavori in campagna, tipo la vendemmia, la raccolta delle olive ed altro.
La ricetta varia da paese a paese e da Regione a Regione.
Noi a casa mia, in Lucania ed in quel di Paterno (PZ) la prepariamo cosi:
- svuotiamo la pagnotta di pane un po rafferma almeno due giorni prima d imbottirla, poi friggiamo i peperoni ed aggiungiamo la salsiccia sotto sugna verso la fine, cosi che si scioglie quel po di grasso attorno in modo che si insaporisca con il tutto.
La variante Lucana: alcuni aggiungono le uova sbattute a fine cottura dei peperoni e salsiccia, non proprio una frittata. . . . il tutto poi vien versato nella pagnotta svuotata ad arte, la sera prima di fare i lavori cossi che per l indomani s inzuppa bene bene e quando lo mangi ti senti su un altro pianeta. . . Guai a non leccarsi le mani .


Provatela e fatemi sapere












sabato 7 ottobre 2017

Il "Prima" e il "Dopo" di un mio scatto

Dedicato a chi spesso mi domanda come fai a fare foto cosi?

- che Luce usi per dipingere cosi?

- scommetto che è il Light Painting?

- che tecnica usi per ottenere queste foto?

- che programma usi per ottenere queste foto?

- usi Photoshop per avere questi risultati? 

- è uno scatto o una riproduzione in post?


a Tutti voi rispondo:


Bhè a dire il vero ho cercato la mia luce o meglio dipingo con la mia ombra oppure con l'oscurità ed un fil di luce . . . La maggior parte degli scatti li ho realizzati quasi al buio con uno spiraglio di luce Naturale e non artificiale, se si parte da un buono scatto si fa poco in post, nel mio piccolo sviluppo il file Raw in ACR (Adobe Camera Raw) , (come da foto) 

 regolandone il bilanciamento del bianco, le tonalità, la chiarezza, luci ed ombre,  in photoshop termino dando una lieve regolata alle curve ed aggiungo la firma. 
Questa è la mia tecnica : "paint with the shadow" B.C.


Spero di esservi stata di aiuto.

venerdì 6 ottobre 2017

Ricetta dei "Peperoni imbottiti" alla Nonna Rita

Come promesso ecco a voi la ricetta dei "Peperoni imbottiti" alla Nonna Rita (mia Madre)



 Ingredienti: (Le dosi variano in base al quantitativo di peperoni, io mi regolo ad occhio)
- Peperoni freschi (Tipo corno di bue op. tipo Senise);
- Mollica di pane raffermo;
- Pecorino grattugiato;
- Uova;
- Origano;
- Aglio ;
- Acciughe sott' olio (prive di lisca centrale);
- Olio di oliva;
- Sale e pepe q.b.


 PROCEDIMENTO :
Lavare i peperoni, farli asciugare un po, privarli della parte superiore e cavarne i semi;
Intanto prepariamo un trito di aglio, poniamo l'olio in una padella ed accendiamo il gas,  ivi faremo rosolar le acciughe che si scioglieranno assieme all'aglio, poi uniremo la mollica di pane, giusto un paio di minuti per farla insaporire, spegniamo il gas per far si che si raffreddi il tutto.
Intanto sbattiamo le uova unite al formaggio con una spolverata di origano, un pizzico di sale e versiamo il tutto nella mollica che si sarà rafreddata, amalgamiamo il tutto aiutandoci con le mani o con un cucchiaio di legno, poi inizieremo a riempire i peperoni che adageremo su una teglia coperta da carta forno. Accendiamo il forno a 250° ed inforneremo per 15-20 minuti, ovvio regolatevi ogni forno varia. Una volta raffreddati possiamo porli in freezer, io uso  metterne 6 per busta dopo averli avvolti  in carta stagnola . . . . Cosi avrete le provviste per l'inverno.
Ovvio chi ne avesse piacere può mangiarli anche subito, io ne preparo tanti cosi l'inverno solo che li tiro la mattina dal freezer e son pronti a pranzo, solo una scaldata veloce o vicino al calore del camino, stufa a legna  (come nel mio caso) termosifone o microonde  .
B.C.

 E poi fatemi sapere ;-)