giovedì 25 gennaio 2018

La "Rafanata Lucana" come la preparo io

la Rafanata 
L'ingrediente principale è il Rafano (Armoracia rusticana) , proprio oggi chiedevo  a mio padre " papi mi servirebbe una Ndicchicedda (poco) di rafano" per fare la rafanata. . . . Me ne ha dato un albero. . . 
Da sempre chiamato il tartufo dei poveri, come da tradizione iniziamo a mangiarlo come entra il carnevale, e di questi periodi ci sbizzarriamo tra "Rafanate" e "ferricelli fatti in casa conditi poi con del rafano crudo grattugiato assieme al formaggio, ancor meglio se pecorino . . . . . 

 Veniamo alla Rafanata:
Quel che occorre son le uova, formaggio grattugiato (io uso del pecorino stagionato) e rafano grattugiato, pizzico di sale, olio q.b.
Armatevi di pazienza, perchè la cosa più impegnativa è grattugiare questa splendida radice, ha un profumo intenso e pungente, vi farà emozionare con le lacrime . . . .
Sbattere le uova, unirvi il formaggio, aggiungere un pizzico di sale poi il rafano (va a gusti per il quantitativo, a me piace carica) sbattere per amalgamare, versare in padella con olio caldo, far cuocere, servire. . . . . .
Facilissima no? Una semplice frittata con l'aggiunta di rafano

Ecco la radice del Rafano, a dire il vero cosi enorme non l'avevo mai vista in tutta la mia vita
Ho dovuto tagliarlo per dedicargli qualche scatto prima di passare alla pulitura

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